Storia del cornetto portafortuna

Storia del cornetto portafortuna INTERVISTA A MASSIMO ABATE

Ceramiche koak un successo annunciato, Intervista a Massimo Abate Maestro ceramista.

Giornalista:
Maestro Abate dei suoi meravigliosi articoli ce n’è uno che sta spopolando sul web con un successo incredibile, realizzato in varie forme e misure. Mi riferisco al suo corno o cornetto, sicuramente un oggetto originale, storico per il sud e legato a tradizioni ancestrali. Abbiamo un po’ tutti bisogno di fortuna in questo momento, è questo il segreto del successo nelle vendite di questo oggetto?.

Abate M.
Intanto la ringrazio per l’attenzione dedicata alla mia azienda, Ceramiche koak che premia di fatto un lavoro ormai di 25 anni in questo campo. Prima di parlare del corno vorrei ricordare che il mio lavoro è frutto di studi e sperimentazioni sulla materia. Oltre ad oggetti eseguiti al tornio la sperimentazione sulla tecnica del colaggio e delle forme ha portato alla realizzazione di oggetti di foggia e leggerezza incredibili.
Giova ricordare che se essere superstiziosi è da ignoranti, non essere superstiziosi porta male, porta jella”. Come ci ricorda Lino Banfi


Il corno portafortuna napoletano, è considerato il feticcio scaramantico per eccellenza, adoperato per scacciare il malocchio, per ottenere fortuna nel gioco o successo negli affari, è considerato l’oggetto che allontana le insidie della vita se poi è anche bello non guasta. Come si puo’ apprezzare dal mio tempio antimalocchio portabene

Giornalista:
Nel 3500 a.C. gli uomini delle caverne appendevano all’entrata del loro rifugio le corna degli animali uccisi, simbolo di prosperità e potenza, ma anche di fertilità,pertanto è una tradizione antichissima e risale all’epoca preistorica. Per secoli, grandi condottieri si sono fatti raffigurare con questi ornamenti sul capo, poiché le corna erano ritenute sia emblema di potere che di appartenenza e discendenza divina. Il popolo, ritenendoli guerrieri dotati di potenza divina, per imitazione iniziò a costruirsi piccoli amuleti a forma di corna o di unico corno, fabbricandoli in legno o terracotta.

Abate M.
Verissimo e aggiungo che “curnicielli” sono stati rinvenuti sia negli Scavi di Ercolano che di Pompei e che a Pompei si riporta la storia del fallo di Priapo a cui si rifà il corno, ritenendolo simbolo anche di fecondità.
Giornalista:
Esiste un rito propiziatorio per esorcizzare la fortuna? Come si attiva il corno portafortuna?

Abate M.
La credenza ci insegna che bisogna regalarlo. Una volta ricevuto in dono il giusto corno,semplice attivarlo. Assicurati di pungergli con la punta del corno il palmo aperto della mano sinistra. Se invece ne ricevi uno in regalo, accertati che sia fatto lo stesso a te!
La persona che ha ricevuto il dono, inoltre, deve recitare la frase “Quello che vuoi per me , il doppio lo auguro a te”

Giornalista:
Cosa succede se la punta del corno accidentalmente si dovesse rompere?

Abate M.
Bene nessuna paura. Se la punta si rompe vuol dire che il cornetto ha semplicemente svolto la sua funzione, accumulando tutte le energie negative nella sua punta.

Giornalista:
E se la spaccatura è altrove o cade a terra e si rompe?

Abate M.
Ottimo,in questa ipotesi il corno ha adempiuto al suo dovere di scacciare malocchio e malelingue, ricordando che per essere funzionale al rito deve essere in ceramica o terracotta, deve essere realizzato a mano in modo da assorbire le energie positive dell’artigiano che serviranno poi a proteggere dalla mala sorte;
deve essere rosso, come il colore del sangue che è sinonimo di vita;
e soprattutto il corno napoletano va sempre regalato e mai acquistato altrimenti perderebbe le sue funzioni protettive.

Giornalista:
E allora perchè vengono realizzati in tanti colori e decori?

Abate M.
La scelta artistica di realizzarli in tanti colori e decori è legata al momento storico. Un po’ ci fa dormire più sereni, naturalmente ci sono poi i corni che possono considerarsi piccole opere d’arte, poiché il tempo per realizzarli è decisamente tanto, mi riferisco ai Corni con decoro “triangoli a rilievo” o “Decoro Ricamo” molto apprezzati in Costiera Amalfitana e in special modo a Positano. Non ultimo hanno un buon successo anche i corni profumatori.
I tempi cambiano e oggi dopo la pandemia sentiamo il bisogno di tanta bellezza, per essere un po’ piu felici e che avere una protezione scaramantica aiuta a vivere con ottimismo. Per finire direi ” Non è vero, ma crederci non costa nulla… non si sa mai.

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